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Una cornice storica per una mostra "stellare"
Esporrà a Napoli, per la prima volta, l’artista Franco Ionda autore di opere d’arte innovative e dal messaggio chiaro. La mostra che porterà al Castel Dell’Ovo dal 9 marzo al 9 aprile è intitolata “Ecce Homo XXI” e sarà curata da Gianmaria Nerli ed organizzata dalla Galleria Michelangelo. Il titolo della mostra, che nasce da una serie di lavori presentati al pubblico per la prima volta, allude alla condizione di un uomo presente, che l’artista percepisce smarrito e senza riferimenti in un mondo e in un cosmo sempre più distanti dalla suggestione delle stelle. «Il segreto di Ionda – scrive Nerli– è di spingerci a guardare questo cosmo, di forzarci a alzare lo sguardo di nuovo verso l’alto; anche se solo per scoprire – per non scordarsi – che “adesso il cielo è in terra, si è rovesciato e le stelle si possono toccare”». Sono le stelle (le stelle decapitate di Majakovskij), infatti, il motivo dominante delle opere che Ionda porterà a Napoli e che caratterizzano l’intera mostra. Ionda, che vanta una lunga collaborazione con il Centro di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, nell’ambiente è considerato impulsivo, irruento, e sempre determinato a raggiungere nuovi obiettivi artistici. Ma senza mai dimenticare che è la vita degli uomini il nucleo profondo da cui nasce l’impegno artistico. Infatti il cinquantenne artista è arrivato all'arte con assoluta consapevolezza dopo aver esercitato molti mestieri. All'inizio degli anni Settanta, mentre gli artefici dell'arte povera avevano imposto le loro strutture primarie, Ionda viveva su una palafitta nei canneti dell'Adda. Dopo aver maturato a lungo la sua scelta, all'età di 38 anni si diploma all'Accademia di Firenze ed inizia la sua ricerca nell'ambito dell'informale subendo il fascino di Alberto Burri. Ma già a partire dagli anni Ottanta elabora intriganti composizioni monocromatiche con tempera, alluminio e grafite che contengono i germi della sua indagine più matura. Ionda è oggi un artista di grande spessore intellettuale che sa passare con intelligenza e maestria da una tecnica a un’altra e da un materiale all’altro senza mai perdere il senso profondo del proprio lavoro. Le sue composizioni, come rende evidente la mostra di Castel dell’Ovo, nascono dalla ricerca costante di rendere l’arte valore universale, cioè linguaggio insostituibile per conoscere l’uomo.
Ecce homo XXI si struttura in 4 sezioni:
- Smarrimenti (dove compaiono le stelle decapitate, i chiodi, le corone di chiodi ecc; sono le immagini allegoriche che Ionda utilizza a partire dagli ani ’90. Richiamano le parole di Majakovskij, «Guardate:/ hanno di nuovo decapitato le stelle/ e insanguinato il cielo, come un mattatoio!», e alludono ad una condizione di smarrimento, alla ricerca di una nuova dimensione cosmologica).
- Libertà provvisoria (sono circa 80 opere tutte delle stesse dimensioni, le une affiancate alle altre lungo il perimetro di due grandi sale; sono dei ritratti di volti anonimi rielaborati quasi sempre da foto di documenti di identità; si allude alla condizione di smarrimento e di solitudine anche del soggetto isolato, dell’individuo che si perde nel mare delle cose).
- Sacralità quotidiane (sono opere che nascono dalle immagini retinate dei quotidiani: immagini che vengono ingrandite in fotocopia, incollate su legno, messe a macerare in olio di lino fino a far scomparire la carta e lasciar depositare il toner della fotocopia sul legno. Il tentativo è quello di risacralizare l’immagine annullata dalla riproduzione massiva della stampa quotidiana; e ovviamente con esso risacralizzare la figura che sta dietro l’immagine, l’uomo che è riprodotto dai retini tipografici. È a tutti gli effetti una operazione anti-pop art, sebbene ne riutilizzi le tecniche).
- Ecce homo XXI (queste opere sono inedite, è l’ultima produzione di Ionda; è questa ultima sezione che dà il nome all’intera mostra. Ed è un’opera che dà il nome alla sezione: si tratta di una installazione di sculture d’alluminio: sono in realtà silhouettes d’alluminio e delle loro ombre che danno vita a degli incroci senza incontro. Le strutture nascono da una rielaborazione di scatti fotografici presi su un bagnasciuga; ma poi le silhouettes, che sono un vero e proprio precipitato materiale della condizione umana presente, vengono in alcune opere lasciate nel loro sfondo di realtà fotografica, e in altre collocate in quel contesto di smarrimento cosmologico che è il segno peculiare di Ionda e del suo mondo allegorico. Insomma gli incroci senza incontro sono la condizione profonda della nostra civiltà: è l’incontro con l’altro a essere impedito al soggetto, che oggi sembra non poter più costruirsi.)
Nelle ultime sale di Castel dell’Ovo, fuori dalle sezioni, ci sarà anche una installazione (Smarriti nello spazio) che unirà la proiezione di un video-animazione, la collocazione di sculture, e la proiezione di immagini statiche. Questa installazione mette insieme le varie linee della poetica di Ionda. |
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Esposizioni Personali
1986 - Gallery De Gryse, Tilt (Belgio)
1989 - "Reziario", Neues Atelier Siebenbrunengasse, Vienna (Austria), (catalogo)
1990 - Galerie An Der Fabrik, (Spital/Pyhrn Austria) - Museum Bochum, Bochum, “Unter dem Sternenberg” Germania, (catalogo)
1991 - "Monte di stelle", La Fabbrica di Seta, Pieve a Presciano Arezzo, (catalogo)
1992 - "Carta bianca 3" - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - Museo d'Arte Contemporanea, Prato (catalogo) - "Il pasto nudo " - Villa Romana - Firenze (catalogo) - "Cartacce" - Galleria Sergio Tossi Arte Contemporanea Prato
1993 - "Incontro nel deserto" - Galleria "Cinque-cinquantacinque" Roma (catalogo)
1994 - "Informazioni riservate" - Galerie An Der Fabrik, (Spital/Pyhrn Austria) (catalogo)
1995 - “L’intima franchezza” - Studio Fabrizio Guidi Bruscoli - Firenze (catalogo)
1997 - Museo Pecci - Prato - Irradiazioni “Libertà Provvisoria”- Ex Fibretex (catalogo) - “Una linea di poesia” - Galerie Gaudens Pedit - Lienz - Austria
1998 - “Tra cielo e terra” - Tornabuoni Arte - Galerie d’Art Contemporain – Crans Montana (Svizzera) - “Urlo” - Salone di Villa Romana - Firenze - “Riconciliazione” - Benediktinerstift Admont e Galerie An Der Fabrik Spital/Pyhrn - Austria - Leube’s 1998 Artists Program - Gartenau bei Salzburg - Austria
1999 - “L’Ultima cena” - Sala Capitolare Padri Sacramentini - S. Agostino - Prato
2001 - “Un lavoro un’opera” – già Via Nuova per l’Arte Contemproranea – Firenze - Installazione “Monte di stelle 1” – Abaco Art in Progress - Prato - Galleria Tornabuoni Arte – Arte Contemporanea Internazionale – Firenze
2002 - “Punti d’ascolto” – Villa Lina – Ischia - “Un palco per Daniela” – Cenacolo di Ognissanti – Chiesa di Ognissanti – Firenze
2003 - “Smarriti nello spazio” – Fabrizio Guidi Bruscoli – Firenze
2004 - “Smarriti nello spazio II” – Palazzo Novellucci – Prato - “Scartafaccio” – ARTCORNER – Firenze
2005 - “Guarda il cielo” – artsinergy – Arte Contemporanea – S.Benedetto del Tronto (AP)
2006 - “Promenade” - Artmark Galerie - Vienna
Esposizioni Collettive
1981 - Galleria Comunale d'Arte Moderna Forte dei Marmi - (catalogo) 1983 - "Incontrò il vecchio capro....", Galleria Comunale d'Arte Moderna. S.Gimignano (Siena) - Galleria Piramide, Firenze 1984 - L'Immagine Italiana", Galleria Comunale d'Arte Moderna Forte dei Marmi (Lucca) - "Forme nel verde", San Quirico d'Orcia (Siena) - Kriptodie, Sala Cembalo Borghese, Regione Lazio, Roma 1985 - Bockley Gallery, New York (USA) - Spazio Paradigma, Genova - Arte Italiana Contemporanea, Galleria Unimedia, Genova 1986 - Sala 1 - Roma - Studio School, New York (USA) - Bockley Gallery, New York (USA) - Astrazione Italiana Contemporanea, XXIV Biennale Arti Visive, Alatri 1987 - Mercato del Sale, Milano - Kulturhaus, Basilea (Svizzera) - Bockley Gallery, Minneapolis (USA) 1988/89 - "Borderline", Convento Servi di Maria - Monteciccardo (PS), Convento del Bosco dei Frati - San Piero a Sieve (FI) - "Bidimensione e Tridimensione" Galleria Arco di Rab, Roma - Borderland, Civica Pinacoteca, Reggio Emilia
1989 - "Nello Spazio della Superficie", Convento dei Servi di Maria, Monteciccardo (PS) - XXV Biennale d'Arte Contemporanea Città di Alatri (FR) - "1975/1990", Gallery De Gryse, Tilt (Belgio) 1991 - "Interni d'Artista", Palazzo Budini Gattai, Firenze 1992 - "Opinioni d'artista" - Galleria Linea Arte Contemporanea - Firenze 1992 - "Evocare Colombo: un viaggio virtuale" - Museo attivo delle forme inconsapevoli - Genova Quarto - “Soggetti di frontiera" Padiglione espositivo - Fortezza da Basso - Firenze - "Opere dalla collezione 88-92" - Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci - Museo d'Arte Contemporanea- Prato. - "Soggetti di frontiera" Fortezza da Basso - Firenze 1993 - "ULAPPA 93" - Centro Culturale Turku - Finlandia 1994 - "Alphabetica - L'ultimo manoscritto del secondo millennio" Biblioteca Nazionale Centrale - Firenze - "Di carta e d'altro - libri d'artista" - Centro per l'Arte Contemporanea - CID/Arti Visive - Prato - “Peso Frenato” Galleria Sergio Tossi Arte Contemporanea - Prato - “40 x 40” Galleria Continua – San Gimignano 1995 - “Antologia scelta 1995” - Tornabuoni Arte - Arte contemporanea internazionale - Firenze 1996 - “Profezia di bellezza” - Città del Vaticano Piazza S. Pietro - Braccio di Carlo Magno - “Arte e Industria” - Textile Produkte per l’Arte Contemporanea - F. Radici - Villa d’Ogna (BG) - “Projekte des Metallsymposiums Spital am Pyhrn” Galerie im Stifterhaus- Linz (Austria) - “Metallsymposium ‘96 “ Spital am Pyhrn (Austria) 1997 - “M.E.S.S.A.G.E.” - Galleria Schüppenauer - Colonia - Germania 1998 - “Musica e no” - Santa Maria della Scala - Siena - “Ecce Homo elogio dell’altro” Irradiazioni - Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - La Cartaia - Vaiano (Prato) - “Mito velocità” - Galleria d’Arte Contemporanea della Repubblica di S. Marino - “Themen zur variation” - ACP Galerie Peter Schuengel - Salisburgo - Austria
1998/99 - “Targetti Art Light Collection” : Cripta di S. Croce, Firenze; Mudima, Milano; Castello di Lubiana, Lubiana; BIEL 99 Buenos Aires; Galleria La Nuova Pesa, Roma; Museo nazionale dell’architettura, Ferrara; Le Crab, Lione 1999 - “Opere in forma di libro” - Museo Virgiliano - Mantova - “Disegno in Toscana dal 1945 ad oggi” Villa Medicea di Poggio a Caiano (Fi) 2000 - “Progetti di Sacro: Arte ed Architettura per il Giubileo” Chiesa S. Niccolò e Galleria Fallani Best – Firenze 2001 - “Area di transito” - Firenze – Area espositiva:Baldassini, Tognozzi - Firenze - “Malerei und Graphik” – Artmark Galerie - Spital am Pyhrn – Austria - Targetti ArtLightCollection – Maerzgalerie – Liepzig 2002 - “Nel segno della luce” - Decima Biennale d’Arte Sacra - Santuario di San Gabriele, Teramo - “Lonely Living” - Ottava Biennale Internazionale d’Architettura - Venezia 2003 - Targetti ArtLightCollection – Chelsea Art Museum – New York - Artmark Galerie - Spital am Pyhrn – Austria 2004 - “Omaggio a Leos Janacek” – Palazzo Rinascimentale von Kunstat Brno (Cecoslovacchia) - “Mehr Licht Targetti Light Art Collection Im Mak” – Vienna 2005 - “Gli artisti per Mario Luzi” – Mostra itinerante 2006 - “Lightart” Targetti light art Collection at Muar – Mosca - Tema della Resurrezione - Dodicesima Biennale d’Arte Sacra - Santuario di San Gabriele, Teramo
Libri d’Artista
2001 - “Stelle decapitate” – testi di Predrag Matvejevic – Ed. Canopo 2002 - “Oltre frontiera” - Ed. Canopo
Bibliografia:
"Franco Ionda" - monografia - Edizione Creativa, Genova, 1984 "Franco Ionda" - monografia a cura di Andrea B. Del Guercio -Edizioni Cesati, Firenze 1986 "Ente Nazionale Manifestazioni d'Arte", Fabbri Editori, Firenze,1986 "Die Internationale Kunstmesse" (catalogo), Basilea, 1987 "XLII Biennale di Venezia" (catalogo), 1988 "Reziario" - (Quaderno d'Artista), 1989 "Unter dem Sternenberg" - a cura di Amnon Barzel e Peter Spielmann, Edizioni Essegi. 1990 "Monte di Stelle" - testi di Amnon Barzel, Lara Vinca Masini, Lino Centi - Edizioni Essegi. 1991 "Dentro il Museo Interiore" (Carta Bianca 3), a cura di Alessandro Tempi, Museo Pecci, Prato 1992 "Il pasto nudo" - intervista con Joachim Burmeister, Villa Romana, Firenze 1992 "Incontro nel deserto" - conversazione con Amnon Barzel, Edizioni 5-55, Roma 1993 "Speciale Artisti in mostra - Franco Ionda, incontro nel deserto" Paola Ugolini su Segno- dicembre 1993 “Franco Ionda” Next Arte e Cultura - Luca Beatrice - 1994 “Peso Frenato” catalogo a cura di Hou Hanru - 1994 Magazine “Mèditerranèe” - da Les nouveaux Mèdicis: L’art de prendre des risques - intervista di Moulin Brice - 1995 “Profezia di bellezza - Arte Sacra tra memoria e progetto” Pittura, architettura, scultura - CISCRA Edizioni - 1996 “Studi di Artisti, Viaggio nell’Arte Contemporanea” - Giandomenico Semeraro - Ed. Alinea - 1996 “Arte e Industria” - Textile Produkte per l’Arte Contemporanea - Ed. Marcos Y Marcos . 1996 “Metall Symposium” - Catalogo di OO. Landesmuseums - 1996 “Franco Ionda” - monografia – testi critici Amnon Barzel – Edizioni Motta – Milano - 2001 “10 Biennale d’Arte Sacra” – Fondazione Stauros Italiana Onlus - 2002 “Lonely Living” – L’architettura dello spazio primario – Federico Motta Editore - 2002 “TargettiLightArtCollection” – curatore Amnon Barzel – 2004 “Nuova META” – “Gli artisti per Mario Luzi” – Editore Maffessoli - 2005
Videografia:
- "The Painter" (Painting in moving), Firenze 1985 - "Sotto il Monte di Stelle" di Francesco Fei e Leonardo Cellai, Pieve a Presciano, 1991 - "Per non lasciare gli angeli con le mani in mano", installazione Villa D'Ogna - Textile Produkte Radici Fibres Division, Bergamo 1994 - “Firenze Berlino 1995” Berlino - Jüdisches Museum - “Un racconto di Franco Ionda” Metall Symposium, Spital Am Pyhrn, 1996 - “Libertà Provvisoria” 1997 - “Smarriti nello spazio” 2003 - “I.D.” 2005 |
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